domenica 14 luglio 2013

IL TEMPO FATTO SOSTANZA


La cosa più insopportabile per gli umani è il tempo, perché non può essere padroneggiato, dominato o economizzato.
Alcuni tentano di farlo, negandolo.
La negazione del tempo passa, per esempio, attraverso la mitologia del rimedio che comunemente è inteso come ciò che ripara o rimedia, appunto, a un danno. Qualcosa accade e, senza tenerne conto, viene cercato il rimedio da applicare per togliere l'accaduto e le sue conseguenze. 
Sta qui l’ideologia dello psicofarmaco, lo psicofarmaco come sostanza che è usato per togliere la falla prodotta nel sistema, rappresentata dal sintomo. Invece di interrogare il sintomo, di analizzarlo, la modalità più in voga è quella di turare la falla con la sostanza, lo psicofarmaco, appunto. 
Questo è l'uso più dilagante dello psicofarmaco: Questo psicofarmaco non è necessariamente rappresentato da una pastiglia o altro, e va ben oltre i "tranquillanti di qualsivoglia genere. È la sostanza come psicofarmaco. È  la sostanza che toglie ogni domanda, ogni valore al sintomo, la sostanza salvifica. La sostanza che somministra la morte bianca, togliendo la questione intellettuale.
È la sostanza che è insita nel luogo comune, nella mentalità comune, nella mano battuta sulla spalla, contenuta nella formula: "Non pensarci", oppure: "Prendi qualcosa, vedrai che ti passa".

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