venerdì 22 maggio 2015

"GLI PSICANALISTI"?


Parlare degli psicanalisti è parlare di un concetto che già non ha più a che fare con la psicanalisi né con l’approccio intellettuale. Parlare degli psicanalisti è fare di una posizione una categoria professionale e sociale. Ogni battaglia per il riconoscimento dell’ordine o della categoria degli psicanalisti, o psicoanalisti, è una battaglia sindacale. Apparentemente può sembrare anche una battaglia per la libertà, ma la cosa è solo sfiorata. La battaglia per la libertà non esige l’ordinamento, il catalogo, la categorizzazione di chi si trova in un dispositivo intellettuale. Dispositivo di parola, di scambio, di formazione intellettuale. Il catalogo degli attanti sociali è un’esigenza dell’approccio ideologico protezionistico. Questo approccio ideologico ha come correlato il protezionismo, il monopolio, la gestione di un determinato settore, una volta individuato come fonte di business. Anche la salute oggi è ritenuta un business e la sanità pubblica si costituisce come un cartello per il suo monopolio.
La psicanalisi in nessun modo può inscriversi nel business della salute, perché non è per la guarigione da qualcosa. Si tratta di esperienza della parola, in cui interviene anche la salute, ma in un’accezione differente da quella sanitaria.

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